Brújulas
Strumento fondamentale per ogni navigante, la bussola nautica non può mancare mai, in nessun caso. È necessario scegliere quella più giusta per la propria barca, installarla nel modo corretto, saperla leggere alla perfezione e averne una grande cura. Chiamata poeticamente – e non a caso – anche l'ago delle meraviglie, la bussola nautica, nella sua versione più semplice, più antica e più home made, è costituita null'altro che da un contenitore contenente dell'acqua e da un pezzetto di metallo. Nulla di banale, insomma. Eppure... eppure questo semplice oggetto è stato la vera chiave di volta che ha rivoluzionare il mondo della navigazione, e non solo.
Come funziona la bussola magnetica nautica? Un po' di storia
La bussola magnetica nautica prende a riferimento quella forza invisibile che è il magnetismo, guidandoci cioè attraverso un'individuazione del campo magnetico che collega il nord e il sud magnetico – i quali, come sottolineeremo più avanti, non corrispondono perfettamente con i due poli geografici, pur andandoci molto vicini.
Tutti sappiamo che i magneti hanno la proprietà di attrarre verso di loro alcuni metalli, in primis il ferro. Ma non è tutto qui: gli stessi magneti – se sviluppati in lunghezza e privi di impedimenti – hanno anche la tendenza a orientarsi in base al campo magnetico, portando cioè un'estremità verso sud, e un'altra verso nord. La bussola magnetica classica sfrutta questo principio, partendo da un ago di acciaio magnetizzato, e quindi sensibile al campo magnetico, che viene posto su un perno, in assenza di attrito.
Ma chi ha inventato la bussola? Ebbene, come tante scoperte fondamentali per l'umanità, dalla ruota in poi, non sappiamo il nome del vero inventore. Sappiamo che, molto probabilmente, i primi esempi di bussola magnetica nautica fecero la loro comparsa in Cina. Dapprima questo oggetto fu usato come un giocattolo e niente più, ma ben presto si iniziò a pensare a quale incredibile apporto avrebbe potuto avere nel campo della navigazione: senza la bussola nautica, infatti, la navigazione in mare aperto e attraverso gli oceani sarebbe stata completamente impossibile.
Oltre ad essere semplice ed intuitivo, va sottolineato il fatto che, pur nella sua insostituibile potenza, la bussola nautica magnetica è completamente autonoma. Non necessita di alimentazione né di manutenzione tecnica, non presentando di fatto dei veri e propri malfunzionamenti: non si può, infatti, rompere il campo magnetico terrestre.
Non è dunque caso se, ancora oggi, esiste l'obbligo per le navi di avere a bordo almeno una bussola nautica magnetica – da sommare alla eventuale presenza di bussole nautiche di altre tipo – obbligo che, nel caso delle imbarcazioni da oltre 500 tonnellate, raddoppia. In questo caso, infatti, diventa necessario imbarcare almeno 2 bussole magnetiche.
Gli errori della bussola nautica magnetica: la declinazione e la deviazione
Come anticipato, e come noto ai più, la bussola magnetica nautica non punta al nord geografico, quanto invece al nord magnetico: l'angolo esistente tra questi due punti viene chiamato 'declinazione magnetica', e può essere sia orientato verso oriente (e quindi essere positivo) sia verso occidente (e quindi essere negativo). La declinazione magnetica cambia di zona in zona, e varia anche di periodo in periodo, per via delle oscillazioni del campo magnetico terrestre. In nostro soccorso arrivano però le fidate carte nautiche, le quali oltre a riportare la declinazione riportano anche la sua variazione. La declinazione magnetica, però, non è l'unico errore possibile della bussola nautica: l'ago magnetizzato può infatti essere traviato anche dal campo magnetico di bordo. In questo caso si parla non di declinazione, quanto di deviazione magnetica, la quale a livello di lettura e di interpretazione dovrebbe essere corretta con la compensazione magnetica. La lettura corretta di una bussola, dunque, non può essere fatta senza tenere in considerazione l'eventuale presenza di ferri di bordo o di apparecchiature elettroniche capaci di disturbare il campo magnetico.
I diversi tipi di bussola
In questa pagina andremo a vedere i prezzi delle bussole nautiche per orientare al meglio la tua scelta di acquisto sul nostro e-commerce HiNelson.com. Prima di procedere, però, è indispensabile scoprire quelli che sono i principali tipi di bussola nautica. Non esiste, infatti, un solo modello.
La bussola magnetica nautica: questa, come abbiamo già detto, è basata sull'utilizzo di un ago magnetizzato che, girando su una rosa graduata, permette di individuare in modo agevole i punti cardinali. È di fatto la tipologia più antica e più semplice, ma è allo stesso tempo anche il modello di bussola nautica più economico, più versatile e più affidabile per i naviganti. Non a caso, come anticipato, è obbligatorio averne almeno una a bordo.
La bussola nautica elettronica: in questo caso vengono eliminati automaticamente quelle che sopra abbiamo indicato come 'errori', ovvero le deviazioni. Questi dispositivi tecnologici, infatti, effettuano automaticamente le necessarie compensazioni, e possono inoltre essere integrati all'interno della strumentazione di navigazione della barca, insieme dunque ad altri strumenti fondamentali come il radar e il gps. Lo svantaggio di questa seconda tipologia di bussola nautica è il venire meno della sua autonomia, necessitando infatti di alimentazione elettrica. Non è tutto qui: le bussole nautiche da incasso elettroniche, solitamente, richiedono una installazione più complessa e laboriosa.
Non basta: i vari modelli di bussola si distinguono anche in base alla tipologia di imbarcazione per la quale sono stati pensati e in base al montaggio richiesto. Una bussola nautica pensata per essere installata su una barca a motore, per esempio, deve sopportare delle continue vibrazioni; di contro, le bussole nautiche per le barche a vela devono tenere in considerazione un marcato angolo di sbandamento. Detto questo, possiamo guardare più da vicino le differenze tra una bussola e l'altra in base al montaggio richiesto.
Bussola nautica da incasso: la bussola nautica ad incasso sul piano orizzontale ha il vantaggio di avere un ingombro minimo. Oltre a questo, permette un'integrazione estetica notevole con gli altri strumenti. Esiste poi la bussola nautica da incasso verticale, pensata generalmente per le imbarcazioni a vela, che viene di norma installata sulla paratia della cabina, così da consentire un’agevole lettura dal pozzetto.
Bussole a chiesuola: particolari e inconfondibili, queste bussole nautiche sono installate all'interno di cilindri robusti e metallici, dai quali possono generalmente essere estratte.
Bussola su staffa orientabile: a differenza della bussola nautica ad incasso, questo modello permette di essere installato su qualsiasi tipo di superficie e di inclinazione, ed è pensato per essere rimosso senza fatica, così da poter essere riposto al sicuro in caso di barche non cabinate lasciate in pubblico.
In base al tipo di bussola e al tipi di incasso dovrebbe variare anche la tipologia di rosa. Laddove una bussola verrà letta dall'alto si opterà per una rosa piatta, il cui diametro va a riempire completamente la calotta a propria disposizione, offrendo così una lettura ottimale – migliorata ulteriormente dall'effetto di ingrandimento apportato dal liquido interno. Se invece una bussola è pensata per essere letta frontalmente, si opterà per una rosa conica. In questo caso, però, la dimensione dello spazio di lettura diminuisce, rendendo più difficile l’interpretazione, soprattutto in condizioni di mare mosso.
La bussola da rilevamento nautica
Non possiamo certo dimenticarci delle bussole da rilevamento nautiche, ovvero delle bussole portatili e persino tascabili, del tutto simili – o persino uguali – a quelle che vengono utilizzate sulla terra ferma. Va sottolineato che una bussola da rilevamento nautica di qualità offre molto spesso un servizio comparabile a quello di una normale bussola nautica da incasso. Anche in questo caso, del resto, la scelta è molto ampia: si può scegliere tra modelli dotati di cassa antiurto, tra bussole con ghiera rotante e tra oggetti affascinanti con lente di ingrandimento.
Bussola nautica: il prezzo
I prezzi delle bussole nautiche sono i più svariati, cambiando in base alla qualità e alla tecnologia del modello scelto. Esistono delle bussole nautiche economiche prodotte dai migliori marchi, pensate per delle barche di dimensioni ridotte. Plastimo, per esempio, ha creato la linea Offshore 75, ovvero una bussola nautica con rosa conica graduata pensata per delle barche a motore di lunghezza compresa tra i 5 e gli 8 metri. Ci sono poi delle bussole nautiche di prezzo intermedio, come per esempio l'apprezzatissima bussola Plastimo Horizon 135, perfetta sia per le barche a vela che per quelle a motore, costruita per essere incassata sul ripiano orizzontale o direttamente sulla colonna della ruota del timone. Per chi invece ha a propria disposizione un budget elevato ci sono dei modelli avanzati, come per esempio la Bussola Precision-9 di Simrad, la quale offre ai naviganti delle preziose informazioni circa la direzione e la velocità di virata, in connessione con radar e autopilota, garantendo inoltre dati relativi al sussultio, al rollio e al beccheggio. I prezzi per una bussola nautica, insomma, possono oscillare dalle poche decine di euro alle svariate centinaia di euro. E tu, quanto sei disposto a spendere per comprare la tua nuova bussola nautica?
Come proteggere e mantenere la bussola per una navigazione efficace
Come anticipato una bussola magnetica nautica non ha bisogno di particolari o gravose attenzioni o manutenzioni, essendo di fatto un oggetto molto 'semplice'. Per assicurarsi una lunga durata del dispositivo, però, è consigliabile adottare alcuni comportamenti peculiari. In primo luogo, per quanto possibile, è buona norma limitare l'esposizione al sole. Oltre a questo, è utile preservare un ambiente magnetico 'neutro' intorno alla bussola, sia durante la navigazione che nel rimessaggio invernale. In caso di intemperie, la bussola andrebbe inoltre protetta con un apposito coperchio.
L'installazione della bussola nautica: alcuni preziosi consigli
Il montaggio di una bussola nautica non è complicato, ma non va nemmeno preso sottogamba: ci sono infatti alcuni passaggi da considerare attentamente per non compromettere il successivo funzionamento del dispositivo e finire di conseguenza fuori rotta.
La linea di fede della bussola deve essere o coassiale o parallela rispetto all'asse della barca. Non è tutto qui: come anticipato, la bussola nautica deve essere montata lontana da campi magnetici che potrebbero influenzarla. La sua posizione, dunque, deve essere debitamente defilata rispetto alle strumentazioni di bordo. Allo stesso modo, durante la navigazione, nessun marinaio dovrebbe per errore appoggiare vicino allo strumento il proprio smartphone o la propria radio vhf: questa semplice disattenzione, infatti, potrebbe influenzare anche concretamente il risultato.
Una volta completata l'installazione – di una bussola ad incasso o di un modello di altro stampo – sarà necessario controllare l'effettiva riuscita dell'operazione. Per farlo bisognerà prima di tutto leggere e memorizzare il valore indicato dalla bussola circa la linea di fede, e poi disattivare tutti i dispositivi elettronici presenti a bordo, togliendo ogni fonte di corrente elettrica (per farlo basterà utilizzare lo stacca batterie). Fatto questo, si procederà ad accendere un solo dispositivo elettronico della barca alla volta, verificando contemporaneamente che il valore indicato dalla bussola non cambi: qualora si notasse un cambiamento, si potrà individuare sia l'accessorio colpevole del campo magnetico, sia lo scostamento provocato.
Acquistare una bussola nautica Plastimo
Sulle pagine del nostro e-commerce ospitiamo molte bussole diverse. Tra tutte, però, spiccano quelle firmate dal brand francese Plastismo, non a caso figura tra i brand più noti per la produzione di bussole nautiche. Questo marchio può del resto contare su oltre 50 anni di attività. Per farsi un'idea del successo delle bussole nautiche Plastimo, basti sapere che, nel 2013, il marchio ha raggiunto il notevole traguardo di 3 milioni di bussole prodotte.
Nel 1972 Plastimo portò sul mercato il primo modello assoluto di bussola magnetica costruita interamente con prodotti plastici. Appena due anni dopo, nel 1974, il marchio poteva vantare 20 modelli differenti di bussole nautiche, i quali arrivavano ad essere 3 o 4 volte più economici rispetto alle bussole allora in commercio, realizzate in ottone o in vetro. Se fino a quel momento il mercato di Plastimo era limitato alla sola Francia e ai soli giubbotti di salvataggio: da quel quel punto in poi, invece, la fama del marchio divenne internazionale, indissolubilmente legata alle bussole.
Bene: abbiamo visto insieme come funziona una bussola nautica magnetica, quali sono i modelli presenti in commercio, quali sono i prezzi e come montare al meglio il dispositivo sulla propria barca. Ora spetta a te: hai deciso quale bussola acquistare per il tuo natante a vela o a motore?